Vietato spostamento tra le Regioni. Introduzione della zona bianca per Regioni con uno scenario di “tipo 1”.
Approvato dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 13 gennaio, il decreto-legge Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e di svolgimento delle elezioni per l’anno 2021, prorogando al 30 aprile 2021 lo stato di emergenza.
Con il nuovo Decreto Legge viene confermato il divieto di spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, fino al 15 febbraio 2021; è comunque sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Per quanto riguarda lo spostamento verso un’altra abitazione privata, dal 16 gennaio fino al 5 marzo è consentito, una sola volta al giorno, tra le ore 5.00 e le ore 22.00 per un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione (potranno comunque spostarsi anche figli minori di 14 anni o persone disabili che con loro convivono)
Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.
Nuove soglie per l’ingresso nelle fasce (si va in zona arancione con RT 1 o con un rischio complessivo alto, si va in zona rossa con Rt 1.25)
Istituzione zona bianca
Novità del Decreto Legge del 13 gennaio è l’istituzione di una cosiddetta area “bianca”.
Nella zona bianca si entrerà in base ad una serie di condizioni: tre settimane di fila con un’incidenza sotto i 50 casi ogni 100.000 abitanti, Rt sotto l’1 e rischio basso.
In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.
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