Il rapporto umano è fondamentale nell’esperienza di una visita guidata, un museo non può fare a meno del pubblico e ammirare le opere di grandi artisti dal vivo non sarà mai è emozionante come da casa.
Purtroppo l’emergenza sanitaria ha richiesto ai musei di adattarsi a metodi e linguaggi alternativi per varcare i confini fisici e arrivare nelle abitazioni dei cittadini. Sono infatti moltissimi i musei italiani e internazionali che hanno organizzato visite virtuali, installazioni in streaming e iniziative online per permettere al pubblico di continuare ad ammirare opere e collezioni anche da casa. Con circa quattro mesi a porte chiuse nel 2020, i musei, i monumenti e le aree archeologiche statali italiane presentano il conto e non poteva che essere negativo: -75,67 visitatori a 13.346.077 e -78,98 introiti netti per un totale di 41.991.929,03 euro per le 268 istituzioni monitorate dall’Ufficio Statistica del Sistan (Sistema Statistico Nazionale del Ministero della Cultura) Per il Colosseo e Pompei i dati sono i peggiori di tutti, perdono tra l'85% e l'84% per visitatori e introiti, eppure le visite erano all'aperto. I mesi che hanno inciso di più sul risultato negativo sono stati aprile, marzo e maggio quando è scattato il primo lockdown con le chiusure a tappeto, poi da ottobre a dicembre con il secondo lockdown, a secondo del colore della regione, gli ingressi sono stati contingentati, ma non tutti hanno riaperto. Solo gennaio ha eguagliato il dato del 2019, mentre agosto – che è stato il secondo mese con più alti ingressi – ha comunque perso il 58,3% di visitatori e il 60,7% di ricavi lordi. I musei hanno dovuto fare i conti con la sanificazione degli ambienti in cui sono conservati dipinti, statue, ostensori, piviali e molti altri beni culturali storici, per poter riaprire le porte ai visitatori.
Tra le indicazioni vi è l’importanza di garantire un buon ricambio d’aria naturale negli ambienti interni tenendo in considerazione le esigenze conservative specifiche dei materiali costitutivi delle opere d’arte, avendo cura di rispettare i parametri termoigrometrici idonei per la corretta conservazione dei beni. Se un ambiente rimane chiuso per nove giorni, non è necessario eseguire la sanificazione, in quanto il virus diventa spontaneamente inattivo.
La pulizia degli ambienti di uso comune e di passaggio e delle superfici di maniglie, corrimano, tavoli, interruttori della luce, panche, audioguide, ecc. va effettuata con cadenza giornaliera, utilizzando acqua e detergente neutro. Per i pavimenti, non serve usare prodotti chimici disinfettanti. Si può disinfettare con panni in microfibra inumiditi con soluzioni di alcol etilico al 70%, che si può ottenere o diluendo in acqua potabile soluzioni concentrate (ad es. 400 ml di alcol etilico a 95°-96° e 150 ml di acqua) o utilizzando alcol etilico denaturato (come Alcol Locatelli o Alcol bianco 70), evitando di produrre schizzi e mantenendo un tempo di contatto di massimo un minuto. Per eseguire le procedure di sanificazione è fondamentale evitare tassativamente la nebulizzazione, con dispersione di goccioline, dei prodotti detergenti e delle soluzioni alcoliche in ambienti dove si trovano beni culturali. I grandi musei possono permettersi di pagare un servizio esterno, ma tante piccole realtà devono provvedere da sole.
Saniprom è il primo protocollo di pianificazione, monitoraggio e validazione della sanificazione che permette di raggiungere un elevatissimo livello di igiene che aiuta a ridurre al minimo il rischio di contagio. Grazie al QR-CODE messo a disposizione dei musei i visitatori potranno verificare autonomamente se la sanificazione è stata effettuata e da quanto tempo. Offrire una maggiore tranquillità e sicurezza è ciò di cui hanno bisogno i visitatori per poter ricominciare a godere in totale serenità della bellezza delle opere d’arte. Un museo che utilizza il protocollo Saniprom attirerà un maggior numero di persone grazie alle enormi garanzie offerte.
I vantaggi che i musei potranno ottenere grazie a SANIPROM sono:
✅Aumento di visibilità, di clienti e di fatturato.
✅utilizzo dell’unico protocollo di pianificazione e monitoraggio della sanificazione, certificato da Bureau Veritas
✅promozione grazie all’iscrizione all’elenco delle aziende SANIPROM visibile e fruibile a nuovi potenziali clienti (sito web, canali social su tutto il territorio nazionale)
✅Trasparenza nei confronti dei visitatori: chiunque potrà sapere se l’ambiente è sanificato o meno tramite una piattaforma e un apposito QR CODE.
✅maggiore sicurezza e meno rischi per i visitatori e dipendenti del museo.
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